Domenica 11 giugno 2021 a Londra è in programma la finale dell’Europa, il Ministro dell’Interno tedesco protesta contro questa decisione.
Domenica 11 giugno 2021 nello storico stadio di Wembley, a Londra, si giocherà la finale dell’Europeo davanti a più di 60.000 spettatori: il Governo inglese, infatti, per la finalissima del torneo continentale ha deciso di aprire le tribune dello stadio fino a un massimo del 75% della capienza totale. Una decisione che ha fatto però infuriare il Ministro dell’Interno della Germania, Horst Seehofer. “E’ irresponsabile riunire decine di migliaia di persone in paesi che sono considerati aree in cui circola la variante Delta” ha tuonato il politico tedesco.
Euro 2020, la finale a Londra: i politici contrari
Negli scorsi giorni anche la cancelliera tedesca, Angela Merkel, si era espressa contro la decisione di far giocare la finale e le due semifinali di Euro 2020 allo stadio di Wembley. “La Gran Bretagna è una zona a rischio variante del virus. Tutti quelli che arrivano da lì devono stare 14 giorni in quarantena e le eccezioni sono davvero pochissime. Io credo, anzi non credo, spero che la Uefa agisca in modo responsabile. Non troverei positivo che ci fossero stadi pieni lì”.
Parole simili a quelle che aveva utilizzato anche il Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, che si era detto disposto ad adoperarsi “perché la finale non si faccia nei paesi dove i contagi da Covid stanno crescendo rapidamente“.
Euro 2020: la Uefa non fa marcia indietro
Per il momento, però, né la Uefa né l’Inghilterra sembrano intenzionate a fare dei passi indietro. Un cambio di sede per le ultime tre partite di Euro 2020 (le due semifinali e la finale) sembra essere molto improbabile, considerati i pochi giochi che mancano alle ultime gare.
Sembra difficile anche che il Governo inglese decida di fare marcia indietro per quanto riguarda il numero di spettatori a cui sarà consentito l’ingresso alle tribune di Wembley.